Josie Packard

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Josie è nata  a Hong Kong, Cina, il 2 settembre 1962, e vi crebbe in condizioni di assoluta povertà, tanto che nella prima giovinezza fu costretta a prostituirsi per non morire di fame. A sedici anni conobbe il potente ed instabile uomo d’affari malavitoso Thomas Eckhardt, che ne divenne attratto in modo tanto ossessivo da considerarla “sua”, motivo per cui la sottrasse alla strada e la prese sotto la sua ala facendone la sua amante.

Qualche anno dopo conobbe Andrew Packard, socio in affari di Eckhardt, che, innamoratosi di lei, le propose di sposarlo e seguirlo nella sua città natale lasciandosi alle spalle lo psicotico protettore. La donna accettò e si trasferì dunque con l’uomo fino a Twin Peaks, Washington, qui però venne nuovamente rintracciata dagli uomini di Eckhardt, che gli imposero di uccidere il marito, ereditare la sua impresa e, a tempo debito, cederla ad Eckhardt per interesse. Josie, terrorizzata dalle eventuali conseguenze di un suo rifiuto, accettò. A sua insaputa però, Andrew e sua sorella Catherine ne vennero al corrente e decisero di simulare la morte del primo per tendere una trappola ai cospiratori a tempo debito.

Josie ereditò dunque la Segheria Packard dopo l’apparente morte di Andrew in un incidente in mare. Negli anni, la ragazza strinse un intimo rapporto d’amicizia con il cognato Pete Martell, uno dei pochi personaggi in grado di percepirne la dolcezza e la debolezza, ed incominciò una relazione segreta con lo sceriffo Harry S. Truman, alla quale però non credette mai appieno. Contemporaneamente, nonostante il suo inglese fosse più che buono, Josie prese lezioni da Laura Palmer, di cui divenne anche una dei molti partner sessuali.

All’inizio della serie, Catherine e Ben Horne cospirano per ottenere la proprietà della Segheria Packard e privare Josie di qualsiasi possedimento; verso la fine della stagione tuttavia, è la stessa Josie a ribaltare la situazione stringendo un accordo segreto con Horne al fine di dar fuoco alla segheria, intascare l’assicurazione e uccidere Catherine. Parallelamente a ciò l’agente dell’FBI Dale Cooper, incaricato di investigare sull’omicidio di Laura Palmer, diventa grande amico dello sceriffo Truman, e scopre la relazione tra lei e l’uomo, preoccupata che risalga ai suoi legami con Eckhardt, Josie decide dunque di ucciderlo sparandogli un colpo di pistola in pieno petto e fuggire poi dalla città.

Il piano della donna non va a buon fine, poiché Cooper riesce a sopravvivere grazie al giubbotto antiproiettile; fortunatamente per lei tuttavia, non riesce a vedere in viso il proprio attentatore. Dopo essersi rifugiata a Seattle con l’intento di non tornare mai più a Twin Peaks, Josie, mossa dalla nostalgia, torna sui suoi passi e riabbraccia Harry.
Nel frattempo, Andrew ritorna in città rivelando l’inganno della sua finta morte e di sapere del suo complotto; analogamente a ciò, anche Catherine, sopravvissuta all’incendio della segheria, le rivela di saperla colpevole. Conscia che Eckhardt sta venendo a cercarla, Josie supplica il loro perdono e la loro protezione, ma essi la umiliano e la costringono a divenire la loro serva.

Al momento dell’arrivo in città di Eckhardt tuttavia, i due fratelli Packard gli consegnano Josie forzandola a recarsi in una stanza del Great Northern Hotel per un incontro sessuale con lui.
Convinta che Eckhardt sia un uomo pericoloso, e temendo per la propria vita, Josie prende con sé una pistola automatica, offertale da Catherine, prima di andare all’appuntamento. Cooper, che nel frattempo scopre la colpevolezza di Josie nel suo attentato, si dirige all’Hotel per arrestarla, seguito da Truman.
Nel momento in cui i due varcano la soglia della stanza in cui si trova la donna, Josie ha già assassinato Eckhardt e, dopo aver confessato i suoi crimini muore per motivi ignoti accasciandosi sul cadavere del suo aguzzino, davanti agli occhi sconvolti dei due agenti.
Nell’esatto momento della dipartita di Josie, Cooper ha una visione del Nano, che balla sul letto in cui è avvenuto il decesso, e di BOB, che vi si affaccia sinistramente. L’autopsia sul suo cadavere rivela poi che il corpo della donna aveva subito un forte calo di peso, arrivando a soli 29 Kg.
Fonte Wikipedia

 

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Josie è uno dei personaggi più misteriosi a Twin Peaks. Ricordiamo che è la prima a comparire nell’episodio pilota e quindi nell’intera serie. Così come in Inland Empire e Mullholland Drive la prime immagini nascondono già gran parte del mistero, così probabilmente gran parte del mistero Twin Peaks è nella figura di Josie Packard. Dapprima mostratasi indifesa e bisognosa d’aiuto, Josie è invece determinata a non avere problemi di sorta alcuna, arrivando ad uccidere pur di non essere ostacolata. Al momento Josie è intrappolata in una maniglia. Nulla ci sorprende più del codice di Gordon/Lynch, ma questa cosa della maniglia, davvero è di difficile comprensione. Muore di paura e quindi, grazie alla paura per lei si aprono le porte della Loggia Nera, ma il suo peso dopo la morte, 29 chili, non è comunque giustificabile. Eppure io, dal primo giorno del soggiorno di Dale a Twin Peaks, ho il sospetto che nasconda qualcosa di davvero importante. L’immagine di Josie intrappolata nella maniglia chiude l’episodio che avrebbe potuto essere davvero l’ultimo della serie.Lynch e Frost avevano ricevuto già lo stop da parte della Abc che visti gli scarsi risultati d’ascolto aveva deciso di fermare la messa in onda. Solo mesi più tardi arrivarono altri sei episodio e poi, dopo altri due mesi gli ultimi due.

Perché dunque Frost e Lynch decidono che l’ultima cosa in ordine di tempo, quindi la più importante, su cui porsi domande sia la dipartita di Josie? Chi è davvero Josie Packard? « La sorella di Judy ». Risponde senza batter ciglio, Engels in un’intervista al WIP. Le domande a proposito di che fine avesse fatto Josie avevano in parte già trovato risposta durante una conferenza stampa in cui Frank Silva (Bob) aveva assicurato la presenza di Josie, vestita come nel momento della sua morte, in alcune scene della Stanza Rossa. Si sarebbe visto solo il corpo di Josie, intrappolato con la testa in lasciata fuori dalle tende. Le immagini furono infatti girate, ma Lynch decise all’ultimo momento di tagliare quella sequenza. Oggi sono disponibili gli scatti dal set, di quelle stesse scene, in cui il “doppelganger” di Josie compare intrappolato nella stanza rossa (ricordiamo che Joan Chen aveva abbandonato la serie per accettare altri lavori).

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Ma ritorniamo a Judy. E’ quindi così importante come davvero sembra questo nome, citato da Phillip Jeffreys, al cospetto di Gordon e Dale? Sì, lo è. Lo è al punto di farci pensare che la terza agognata stagione vedrà come argomento principale la risoluzione dell’enigma Josie-Judy-Earl. Vi riporto parte dell’intervista da “Wrapped In Plastic” in cui Engels chiarisce il mistero, subito dopo aver detto, in una battura che Judy è la sorella gemella di Josie.

Robert Engels:«Judy – the name is [from] my sister-in-law. I think that is where it came from. The Thing behind Judy has to do with where David Bowie came from…»
Craig Miller: «We know that he was originally in Buenos Aires»
Robert Engels: «Yes, exactly. He was down there, and that’s where Judy is. I think Joan Chen [Josie] is there, and I think Windom Earle is there. It is this idea that there are these portals around the world, and Phillip Jeffries had one hell of a trip to Buenos Aires and back! He really doesn’t want to talk about Judy because that reminds him of whatever happened to him. It’s really as simple as that. There was a thing that was going to happen with Josie and Windom and Judy. In our original planning of the prequel, there is a whole other section about all this. A whole other set of mythology that was going to be around Judy and Josie and where Windom Earle ended up.»

Robert Engels: «Judy – il nome viene da mia cognata, sì penso che venga da lì. Tutta la storia dietro a Judy riguarda il posto da cui proviene David Bowie(Phillip Jeffreys)»
Craig Miller:«Sappiamo che era originariamente a Buenos Aires»
Robert Engels:«Sì, esattamente. Lui era lì, ed è lì che Judy è. Penso che Joan Chen [Josie] sia lì, e credo che Windom Earle sia lì. L’ idea è che ci siano questi portali in tutto il mondo, e Phillip Jeffries abbia avuto un dannato viaggio a Buenos Aires e ritorno! Lui davvero non vuole parlare di Judy perché gli ricorda tutto ciò che gli è successo. E’ davvero così semplice come sembra. C’era una cosa che stava per accadere con Josie e Windom e Judy. Nella nostra programmazione originale del prequel, c’è tutta un’altra parte di tutto questo. Tutto un altro insieme di mitologia che stava per essere chiarito intorno Judy e Josie e dove Windom Earle era finito.»

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Molte ipotesi possono essere formulate a proposito di quali siano i legami tra Josie, Judy e Windom Earle. Io ho voluto dare una personale interpretazione all’unica scena, recuperata dai Missing Pieces, del film Fuoco Cammina Con Me, in cui gli autori hanno voluto far trapelare tutta la questione legata a Judy. Come sappiamo, i famosi “pezzi mancanti” erano inizialmente stati eliminati dal montaggio finale perchè avrebbero aperto nuove domande in quello che io chiamo “Il Codice di Gordon”, a cui sarebbe poi stato difficile rispondere. In seguito alla decisione, evidentemente antecedente alla pubblicazione dei Missing Pieces, di tornare a girare a Twin Peaks, si è pensato che diffondere integralmente la scena “Above The Convenience Store”, fosse adeguato in vista di una terza stagione. Ecco perché io credo che la soluzione dell’intero mistero sia legato a quella scena. Se volete dunque la mia interpretazione, che include anche il ruolo di Josie e Judy, dei fatti accaduti a Phillip Jeffreys nel suo viaggio a Buenos Aires, potete visitare questo articolo. Buon viaggio.

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